Oggi mi è tornata in mente una frase di Jon Bon Jovi che recitava così:
“Progetta il tuo futuro, ma con una matita“.
La dimensione VUCA (Volatile, Incerta, Complessa e Ambigua) ci mette in effetti di fronte, giorno per giorno, ad elementi nuovi con cui dobbiamo fare i conti, per il presente ma anche per il futuro, e abbiamo la necessità di effettuare scelte e allo stesso tempo di metterle costantemente in discussione.
La volatilità ci pone tutti davanti a sentieri semi inesplorati, sia dentro di noi che al di fuori, e per questo siamo chiamati a decidere in condizioni sempre critiche la rotta da seguire. Ma non è detto che sia quella giusta: e allora la volatilità ci impone di restare svegli a misurare costantemente le variabili che possano aumentare la nostra dose di employability (occupabilità), il posizionamento di carriera, l’innovazione attraverso un’idea per generare una startup, ma anche i rapporti interpersonali e familiari.
Dobbiamo stare con la matita sul foglio, a scrivere e progettare, perchè altrimenti i sogni restano tali e le idee rimangono astratte, ma essere anche pronti a utilizzare la parte posteriore della matita, là dove a volte troviamo quella piccola gomma utile a cancellare, per poi correggere, riscrivere, ottimizzare, e così via, in un ciclo continuo che può apparire stressante, e molte volte lo è. Ma dall’altra parte che scelta abbiamo?
Aspettare che qualcosa cambi significherebbe delegare a fattori esterni il nostro destino, ignorando che siamo ormai avvolti e circondati dalla complessità e dall’incertezza, il che ci impone di andare ben oltre la dimensione del rischio. Il rischio infatti implica una conoscenza e una valutazione di cosa potrebbe andare storto, con fattori da capire e valutare, per cui meno complessa è la questione, più è facile comprenderne i rischi. Ma l’incertezza è davvero nebbia fitta, per cui ciò che potrebbe accadere è letteralmente imperscrutabile, perchè non è mai stato fatto prima e non si sa come potrebbe andare. Più gli scenari sono innovativi, più è probabile che ci sia incertezza.
Ed è in questo contesto che ci dobbiamo misurare, con un atteggiamento aperto e al contempo sincero rispetto a quanto ci sia di incerto e di non conoscibile, per essere pronti a pianificare, per poi reagire rapidamente adattandoci alle variabili in campo e contenendo, di volta in volta, i rischi che dovessero emergere.
Matita sul foglio, quindi!
Thanks to Mark Fletcher-Brown for sharing their image on Unsplash.