Con questi scenari estremamente mutevoli e volatili, i servizi alla persona assumeranno un ruolo determinante nel prossimo futuro.
Una conferma arriva da Fastcompany, che evidenzia che in Usa sempre più aziende stanno assumendo un “Direttore del lavoro a distanza”, con esperienza e leadership adeguati ai nuovi standard lavorativi, mentre il “relocation assistant”, una sorta di assistente al ricollocamento, ha assunto un ruolo-chiave sia rispetto ai lavoratori che hanno scelto di cambiare città e abitazione, sia verso le persone a basso reddito.
Occhio anche a diversità, equità e inclusione all’interno delle organizzazioni. C’è una crescente domanda per questi professionisti, in particolare per i Chief Diversity Officer, “responsabili della diversità”. Li vedremo mai anche in Italia? Magari quando le nostre imprese si accorgeranno che prendere decisioni migliori in funzione della diversità porta vantaggi non soltanto in termini di ben-essere e di immagine, ma anche dal punto di vista finanziario.
A proposito di pregiudizi, gli autori di “21 HR Jobs of the Future” prevedono che nei prossimi cinque anni emergeranno più ruoli per affrontare i bias, tra cui “Auditor di bias algoritmico” e “Responsabile di bias umano”.